Marte in opposizione: un piccolo grande pianeta!

ritratto di g.milani
In questo periodo il pianeta Marte sta dominando il nostro cielo. Visibile di prima sera verso Est, facilmente individuabile per il suo colore rossastro, risplende in questi giorni come una stella di magnitudine-1,5.  Ad una decina di primi di distanza (all’incirca la dimensione angolare di un pugno osservato alla distanza di un braccio) lo accompagna la stella Spica, di prima magnitudine, e stella principale della costellazione della Vergine che solitamente è la stella più brillante di quella zona di cielo, ora offuscata dallo splendore del vicino pianeta.  
 
Nell’arco degli ultimi 6 anni è ora il periodo in cui appare più luminoso. Ma si sa che le apparizioni favorevoli di questo pianeta, purtroppo non sono molto frequenti. L’opposizione di Marte si è avuta l’8 Aprile scorso,  ma il pianeta continuerà a darci spettacolo nel cielo serale.
Attualmente il pianeta ha un diametro angolare di soli 15 secondi d’arco, che sarà la massima dimensione raggiunta nel corso di questa apparizione.  Giove attualmente è grande più del doppio osservato al telescopio.
Tuttavia, nonostante Marte appaia come una minuscola pallina, ci sta sorprendendo per la quantità di dettagli osservabili anche attraverso piccoli telescopi.  Quindi aspettiamo una serata in cui  il seeing (l’agitazione dell’aria in atmosfera) sia favorevole, lasciamo che nostri strumenti raggiungano quanto più possibile la temperatura esterna ed iniziamo ad osservare. Sarà ovviamente necessario che lo strumento, se riflettore, sia  ben collimato. Utilizzando degli ingrandimenti non troppo spinti, diciamo tra i 150 e i 200x,  fin da subito appariranno le brillanti calotte polari che, se avremo la pazienza di seguire il pianeta per più giorni, ci appariranno cambiare di aspetto e brillantezza. Le formazioni maggiori della superficie come la Syrtis Major o  il Mare Acidalium saranno facilmente osservabili anche con diametri relativamente modesti e spesso, come in questi giorni, saranno visibili anche zone più chiare e brillanti sul disco e sui lembi, dovute alla presenza di nubi! Data la rapida rotazione del pianeta (simile a quello della terra, 24 h 37 min 23 s) non sarà difficile, nell’arco della stessa serata, veder “sorgere” nuovi dettagli del pianeta man mano che lo stiamo osservando. Chi non possiede strumenti di ripresa sarà sicuramente tentato di fissare quanto sta osservando attraverso la realizzazione di un disegno. In questo caso abbiate molta cura di abituare l’occhio all’oscurità e di non illuminare il foglio con luci troppo forti (meglio una lampadina rossa ). Usando una matita morbida fissate prima i dettagli delle formazioni principali, poi le differenze di tonalità che riuscite a percepire sul disco del pianeta sfumando con le dita. Infine per evidenziare le zone più chiare usate una gomma morbida (tipo gomma pane). Se avrete la fortuna di avere più serate di osservazione disponibili potrete arrivare a stendere su carta una piccola mappa di Marte osservata da voi!
:
Come esempio riportiamo alcune riprese tramite webcam effettuate con un telescopio Schmidt-Cassegrain da 15 cm  da Davide Favaro, e con un piccolo rifrattore da 102mm da Giannantonio Milani.  Da notare che i dettagli ripresi tramite webcam erano osservabili anche direttamente attraverso il telescopio, e anche le colorazioni erano ben percepibili.  Il pianeta è piccolo e ad un primo sguardo non si nota nulla.  Ma non scoraggiatevi:  provate con diversi ingrandimenti, osservandolo più a lungo. Vedrete un po’ alla volta apparire la calotta polari, le zone scure sulla superficie e perfino zone chiare ai lembi o sul disco dovute alla presenza di nubi!
Non perdete dunque l’occasione.  Che telescopi e ingrandimenti utilizzare?  Un telescopio da 8-10 cm di diametro dovrebbe permettere di vedere già diverse cose. Gli ingrandimenti, ora che è molto luminoso, possono essere forzati anche a 150-200x, ma quanto ingrandire dipende anche dall’agitazione dell’atmosfera.  
Buona caccia a Marte!  E inviate all’AAE le vostre foto o disegni di quello che riuscite a percepire.
Per approfondimenti 
http://pianeti.uai.it/index.php/Marte
http://www.alpo-astronomy.org/jbeish/2014_MARS.htm
http://www.skyandtelescope.com/press-releases/see-the-brightest-mars-in-six-years/In quuesto periodo il pianeta Marte sta

                   Marte 12 marzo 2014     Marte 19 Aprile                                  

                   Marte 23 Aprile        Marte 24 Aprile

Come esempio di cosa è possibile osservare ecco alcune immagini ottenute da Davide Favaro  con un telescopio Schmidt-Cassegrain da 15 cm e da Giannantonio Milani con un rifrattore da 102 mm.

 Da notare che i dettagli ripresi tramite webcam erano osservabili anche direttamente attraverso il telescopio, e anche le colorazioni erano ben percepibili.  Il pianeta è piccolo e ad un primo sguardo non si nota nulla.  Ma non scoraggiatevi:  provate con diversi ingrandimenti, osservandolo più a lungo. Vedrete un po’ alla volta apparire la calotta polari, le zone scure sulla superficie e perfino zone chiare ai lembi o sul disco dovute alla presenza di nubi!

Non perdete dunque l’occasione.  Che telescopi e ingrandimenti utilizzare?  Un telescopio da 8-10 cm di diametro dovrebbe permettere di vedere già diverse cose. Gli ingrandimenti, ora che è molto luminoso, possono essere forzati anche a 150-200x, ma quanto ingrandire dipende anche dall’agitazione dell’atmosfera.  

Buona caccia a Marte!  E inviate all’AAE le vostre foto o disegni di quello che riuscite a percepire.



Per approfondimenti 


http://pianeti.uai.it/index.php/Marte

http://www.alpo-astronomy.org/jbeish/2014_MARS.htm

 

http://www.skyandtelescope.com/press-releases/see-the-brightest-mars-in-six-years/