Stelle cadenti dalla cometa di Halley

ritratto di g.milani

La circolare 1518 dell'Unione Astronomica Internazionale riporta che lo sciame meteorico delle Orionidi, generato dalla celebre cometa  di Halley, potrebbe mostrare un picco di attivita più intenso il prossimo mese, la mattina del 19 ottobre.
Una forte attività è già stata osservata lo scorso anno (massimo rilevato 70 meteore/ora),  e vi sono le condizioni perchè la cosa possa nuovamente ripetersi,. anche se forse un po' meno intensa.
Lo sciame responsabile di questo massimo è costituito da minuscoli granelli di polvere emessi dalla cometa nei suoi lontani passaggi del 1265 a.c., 1197 a.c. e 910 a.c.

Per gli appassionati dell''osservazione del cielo ad occhio nudo ogni anno ,all'incirca tra il 15 e il 19 ottobre,  c''è in generale la possibilità di osservare  alcune stelle cadenti provenienti dalla cometa di Halley, anche se il numero di meteore all''ora può  essere non  molto elevato. Ma quest''anno la situazione potrebbe essere più favorevole.
L'orbita dei questi grani risente dell''influsso gravitazionale di Giove che li ha posti in un rapporto di risonanza 1:6 con il suo periodo orbitale.
Il massimo calcolato per le polveri rilasciate nel 1265 a.c. è previsto per la  mattina del 19 ottobre grosso modo tra le ore 2 e 8 (ore di Greenwich). 
Essendo una domenica mattina, soprattutto chi si trovasse ad effettuare una serata di osservazione preferibilmente in montagna (dalla città è molto piu'' difficile e raro osservare questi fenomeni a causa dell''inquinamento luminoso),  presti attenzione anche al cielo  ad occhio nudo nella seconda metà della notte e fino all'alba.

Difficile in realtà fare previsioni certe su una pioggia meteorica, e le piogge più spettacolari sono generalmente intense e di breve durata (da qualche decina di minuti a poche ore) .  
Naturalmente per vederle occorre anche un po'' di fortuna, ma è anche vero che chi non risica....

Ricordiamo che lo sciame delle Orionidi prende il nome dalla omonima costellazione, dalla quale sembra provenire. Per poterlo osservare è necessario che la costellazione di Orione sia al di sopra dell'orizzonte.