Appello in difesa dell'educazione scientifica

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Sul sito della Associazione Nazionale Insegnanti di Scienze Naturali (ANISN oppure direttamente al'indirizzo http://www.anisn.it/educazione_scientifica.php è riportato un appello elaborato dalla stessa associazione assieme alla Associazione degli Insegnanti di Fisica e alla Divisione Didattica della Società Chimica Italiana.

Alla stessa pagina, sono anche visionabili tutti i documenti ufficiali con i quali l'ANISN ha espresso al MIUR le proprie perplessità riguardo al riordino della scuola secondaria e chiesto di fare un passo indietro rispetto alla riduzione delle ore di scienze.

Crediamo che una riforma che porti ad una riduzione delle ore di scienze possa avere ripercussioni anche sulle iscrizioni alle facoltà scientifiche, che possono vanificare gli sforzi intrapresi, ad esempio, con il Progetto Lauree Scientifiche. Esistono infatti lavori che dimostrano quanto sia importante il come le scienze vengono svolte nella fascia d'età dell'obbligo scolastico al fine di far sviluppare nei giovani un interesse verso la scienza.

Due ore alla settimana di scienze (solo nel biennio dei professionali e degli istituti tecnici) non consentono di "fare scienze" utilizzando le metodologie didattiche basate sull'inquiry, così come raccomandato dalla Commissione Europea e dalla ricerca a livello internazionale.

Con due ore alla settimana l'insegnamento delle scienze diventerà, ancor più di ora, un "fare lezione" raccontando la scienza, con conseguenze negative sulle competenze e sull'alfabetizzazione scientifica delle nuove generazioni.

Per cortesia, leggete l'appello e, se credete, firmatelo come hanno già fatto molti docenti, ricercatori, personale amministrativo, medici, infermieri, genitori , studenti ecc.