Inaugurazione del "Sentiero dei Pianeti"

In data 18 luglio 2020 presso Casa Marina, sede del centro di Educazione Naturalistica e Didattica del Parco Regionale dei Colli Euganei, alla presenza del Sindaco e di un consigliere di Galzignano Terme, del presidente del Parco Regionale dei Colli Euganei e del presidente dell’Associazione Astronomica Euganea (AAE) è stato inaugurato il “Sentiero dei Pianeti”.

Cos’è il Sentiero dei Pianeti? E’ un percorso didattico che si articola lungo i vialetti che costeggiano Casa Marina e ci illustra, in scala, le distanze dei pianeti maggiori del Sistema Solare. Quindi ogni metro che percorriamo (poco di più di un passo di un adulto) corrisponde nella realtà a 15.000.000 (15 milioni) di chilometri. Il sentiero è molto semplice e agevole da percorrere con un piccolo dislivello di una decina di metri su un percorso complessivo di circa 300 m di lunghezza, quindi adatto davvero a tutti.

Immersi in un mondo tecnologico e sempre più legato ad una dimensione umana, si va perdendo quel legame con lo spazio esterno che ci permette di comprendere più a fondo la bellezza e la peculiarità del mondo in cui viviamo: un piccolo pianeta in un Universo le cui reali dimensioni sfuggono alla nostra comprensione. Ecco dunque che il Sentiero dei Pianeti, collocato nell’ambiente naturale del Parco Regionale dei Colli Euganei, ci permette di prendere confidenza con i rapporti delle distanze tra i corpi celesti più vicini a noi e quindi di comprendere meglio la nostra reale posizione e dimensione nel Sistema Solare e nell’Universo.

Lungo il sentiero i visitatori troveranno dei pannelli dedicati ad ogni pianeta, con dati tecnici, curiosità, informazioni e immagini, compiendo un viaggio immaginario attraverso il nostro Sistema Solare. Partendo dal Sole incontreranno Mercurio, Venere, la Terra, Marte, una rappresentanza della fascia degli asteroidi, Giove, Saturno, Urano, Nettuno, la “fascia di Kuiper” che contiene piccoli corpi del Sistema Solare fatti soprattutto di metano, ammoniaca, azoto ed acqua ghiacciati e infine la “nube di Oort” una sorta di enorme guscio, un’area di parcheggio popolata da una gran quantità di comete.

La AAE, grazie al lavoro e alle competenze dei suoi soci, è orgogliosa di aver progettato il sentiero e di aver curato tutti i contenuti scientifici, didattici, storici per ogni totem.

Riccardo Fecchio

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