No alla modifica della legge regionale veneta sull'inquinamento luminoso

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No alla modifica della legge regionale veneta sull'inquinamento luminoso

Il 23 ottobre 2018 viene inaugurato a Verona il Payanini Center, un nuovo stadio per la squadra locale di rugby, Si tratta di un piccolo stadio con una capienza di 2500 spettatori, ma con un impianto di illuminazione calibrato sui requisiti delle riprese televisive.

Alle prime accensioni dell’impianto di illuminazione la popolazione residente nel perimetro dello stadio si è sollevata per i fastidiosi fenomeni di abbagliamento e inquinamento intrusivo prodotto dalle luci e ha presentato degli esposti alle autorità competenti.

Il principale problema di questo impianto è la mancanza di una modularità con un’illuminazione differenziata a seconda dell’uso: allenamento, partite, partite con riprese televisive. Quando è acceso l’impianto sprigiona quindi sempre la sua massima potenza creando inquinamento luminoso, abbagliamento e luce intrusiva.

Edotti e consapevoli delle limitazioni di legge, progettisti e proprietari della struttura hanno comunque proseguito nella realizzazione senza ascoltare i pareri tecnici degli organismi di controllo fino a trovarsi un’ordinanza di chiusura, da parte del Comune di Verona, nei mesi successivi all’inaugurazione e in seguito hanno fatto ricorso al TAR.

TAR che si è espresso in data 29 febbraio 2020, concedendo una sospensiva, all’ordinanza di chiusura, solo per le partite in programma fino a giugno e rimandando alla sentenza che è prevista per il 24 settembre 2020, dichiarando comunque inammissibile il ricorso per quanto esposto.

Allo scopo di raggiungere una soluzione del problema, che si sarebbe potuta trovare con una semplice modifica dell’impianto a spese di chi ha realizzato un progetto fuori norma (secondo il principio del chi sbaglia paga), il vicepresidente del Consiglio Regionale Massimo Giorgetti, chiamando in causa il destino dei poveri ragazzi che non possono praticare il loro sport in libertà, si è fatto promotore di una modifica (PdL 481) alla legge regionale veneta sull’inquinamento luminoso (L.R. 17/09). La sua proposta consisterebbe nella rimozione delle deroghe sulle emissioni degli impianti di illuminazione, previste dalla legge per i soli stadi con capienza superiore ai 5000 spettatori. Quindi per far rientrare il Payanini nelle deroghe di legge si metterebbero in deroga tutti gli impianti sportivi esistenti in Veneto creando una deregulation totale e snaturando una legge fra le più avanzate, in spregio a tutte le società sportive e ai comuni che nel frattempo li hanno realizzati e adeguati in conformità alla legge.

Questa modifica è in discussione in questi giorni al Consiglio Regionale e, nonostante le reiterate richieste e i pareri non certo favorevoli delle istituzioni ambientali, dell’Osservatorio permanente sul fenomeno dell’inquinamento luminoso regionale istituito presso l’ARPAV e delle associazioni consultate dalla seconda commissione della Regione Veneto, il proponente si sta adoperando per farla passare al più presto. Obiettivo primario: arrivare alla decisione prima di settembre, momento in cui il TAR dovrà dare una risposta definitiva.

Noi diciamo no ad ogni tentativo di modifica che non sia migliorativo ma soprattutto diciamo no a modifiche di una legge ambientale “ad personam” e ricordiamo che questo emendamento non risolverà il problema del Payanini center perché questa realizzazione viola l’art 844 del Codice Civile, sulla base del quale simili impianti sono stati già sanzionati.

 

Firmate la petizione al seguente link
https://www.change.org/p/luca-zaia-non-vogliamo-che-venga-modificata-la-legge-regionale-veneta?recruiter=1117732751&utm_source=share_petition&utm_medium=copylink&utm_campaign=share_petition